Il terzo appuntamento romano della rassegna PIÈCE UNIQUE propone tre artiste con altrettanti dittici di auto-rappresentazione. In ogni coppia di frame è condensato il racconto di un peculiare eterno femminino, dove l’io narrante si identifica con l’io narrato, o ne veste i panni, per rivelare un qualche sé all’apparecchio fotografico. I due lavori di Elina Brotherus, sequenze della stessa scena, datano al periodo in cui l’artista - prima di spostare l’attenzione sul rapporto tra figura umana e paesaggio - lavorava con scarno stile documentaristico sull’esperienza relazionale soggettiva e sulla presenza/assenza dell’amore. La stringente referenza autobiografica plasma un’onesta allegoria, quasi in cerca di un antidoto figurato a un dato turbamento esistenziale. Il passo successivo è quello verso cui muove Daniela Perego. Nell’immergere se stessa nelle tensioni della metropoli contemporanea, l’artista si fa unità di misura emozionale dello spazio e crea un’esperi
100+ YEARS OF THE GREAT ITALIAN MOVIEMAKERS